Rockin1000 Srl – Intervista a Fabio Zaffagnini

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Il 9 e 10 Marzo ho partecipato all’evento PRATICAMENTE di Six Seconds Italia presso Fico Eataly World. Occasione per rinnovare la mia certificazione sull’intelligenza emotiva. In prima giornata ho conosciuto Fabio Zaffagnini ripercorrendo nel suo speech l’incredibile storia di Rockin1000.

La storia ormai è famosa, Fabio nel 2015 ha radunato mille persone al Parco Ippodromo di Cesena per suonare collettivamente Learn to Fly, questo ha convinto la rock band statunitense Foo Fighters a tenere un concerto in città.

Questo episodio nasconde un insieme di good practises aziendali. A chi se lo fosse perso consiglio l’ottimo articolo apparso su Wired dalla penna di Osvaldo Danzi: Chi ha portato a Cesena i FooFighters ha tanto da insegnare alle aziende

Le emozioni smosse dalla presentazione di Fabio mi hanno spinto ad intervistarlo con l’obiettivo di creare un confronto su tematiche quali: organizzazione aziendale, valori personali e di gruppo, comunicazione interna ed esterna, teamworking e pianificazione.

Procediamo dunque con le domande alla luce del concerto(ne) che si terrà proprio allo stadio di Firenze il prossimo 21 Luglio.

Il 9 Marzo a Bologna parlando dello stato attuale di Rockin’1000 hai usato la parola “azienda”. Vi avevo lasciato come community e vi ritrovo, come noi, Società a Responsabilità Limitata. Cosa è successo? Qual è la vostra Mission e qual è la vostra Vision?

Rockin’1000 è nato nel 2014 come un gioco che ha dato vita immediatamente a una vera Community. Dal punto di vista organizzativo, dopo il grande e inaspettato successo ottenuto dal video di Learn To Fly (oltre 43 milioni di view in tutto il mondo), siamo stati catapultati in un contesto nuovo dove era fondamentale relazionarsi con i nostri interlocutori assumendoci responsabilità e rischi. Per questo abbiamo preso la grande decisione di fondare una società. Nel 2016, con il concerto allo Stadio di Cesena è nato il format That’s Live.

La Mission: far suonare assieme tutti i musicisti del mondo, creare una band globale, costruendo la più grande Rock Band al mondo. Fare concerti e tour, in Italia e all’estero, registrare album, collaborare con artisti e festival. Ed è quello che stiamo cercando di fare.

La Vision: la Musica unisce ciò che il resto divide. Viviamo in un mondo in cui, grazie alla musica, le persone riescono a vivere in armonia, dimenticando i conflitti generazionali, razziali, religiosi – fosse anche per la sola durata di un concerto.

Ho letto molto su come è nato il sogno di Cesena. Un sogno che si realizza è un obiettivo di eccellenza e necessita del supporto di valori condivisi, quali sono i tuoi? Come hanno supportato e come supportano attualmente il progetto?

Ho portato dentro Rockin’1000 molti dei miei valori personali e altri li ho scoperti strada facendo, proprio grazie al confronto quotidiano con la Community. Provo a metterli in ordine sparso qui: Togetherness: la voglia di stare insieme e costruire qualcosa di grande; Energia: non perdere mai la carica e avere la capacità di rigenerarsi; Divertimento: è un valore imprescindibile per poter lavorare insieme a un progetto folle; Integrità: il rocker è un puro e io mi riconosco in questo valore; Umiltà: necessaria sempre, Ambizione e Sfida: alzare l’asticella e cercare di gettare il cuore al di là dell’ostacolo e infine il Sogno: senza non saprei come vivere.

Pianificare, organizzare una realtà complessa è una sfida quotidiana. Mi spieghi come funziona una riunione di Rockin’1000? Quali piattaforme usate? Quanto dura? Come viene gestita? Quanti gruppi di Whatsapp avete?

Cesena, Roma, Milano e Oristano. Il team è composto da 6 persone che vivono tutte in città diverse, così anche i nostri collaboratori più stretti, vivono e lavorano sparsi in tutto lo stivale e qualcuno anche all’estero. Questa caratteristica ha reso necessario, fin dal primo giorno, un lavoro costante che si svolge online. Sono davvero molto rare le riunioni che riusciamo a fare vis à vis, di solito vengono fatte a ridosso di un evento e/o di un sopralluogo. Generalmente il team si riunisce una volta a settimana, utilizzando Skype o Hangout, le nostre riunioni durano 1 ora, al massimo 2 (dipende dalle tematiche affrontate), sono questi i momenti dove si fa il punto e si prendono le decisioni più importanti. Considera che su temi specifici ci sentiamo quotidianamente attraverso i gruppi Whatsapp che vedono coinvolti anche i nostri collaboratori più stretti (comunicazione, produzione, music guru, etc.). Abbiamo una piattaforma Drive Pro, dove condividiamo i materiali più importanti (comunicati, accordi, to do list, foto, video, etc.).

Nel nostro lavoro ci viene spesso richiesto di progettare percorsi per motivare le persone. Ti ho sentito definire Rockin’1000 come un’organizzazione orizzontale, hai dei trucchi da consigliare per motivare un gruppo? Quali sono le maggiori difficoltà nell’allineamento ai valori?

Fortunatamente Rockin’1000 ha nel suo DNA un messaggio di fondo che è condiviso da tutti e che è esso stesso motivazionale: insieme possiamo fare grandi cose e ogni giorno ne abbiamo la prova. E’ chiaro, non sempre fila tutto liscio. A volte riceviamo dei “no” e a volte ci capita di non ottenere quello che ci eravamo prefissati come obiettivo ma cerchiamo di dare sempre il meglio, con gli strumenti e le risorse di cui disponiamo. Più che orizzontale, la nostra è un’organizzazione fluida con un referente per ogni area che ascolta e si confronta ogni giorno con i propri collaboratori. Senza contare che la Community dei Mille non le manda a dire! Quando hanno una perplessità o una vera e propria critica, la esprimono subito dentro il gruppo segreto su Facebook, grande strumento di condivisione dove noi possiamo rispondere, spiegare e a volte rivalutare alcune scelte in base alle riflessioni dei musicisti. Le critiche con cognizione di causa sono davvero importanti per noi, fino ad oggi ci hanno aiutato a capire meglio il nostro progetto e a tenere sempre alta la guardia.

Bene, siamo arrivati al gran finale, adesso con la mente e con il corpo ci trasportiamo al 21 Luglio a Firenze all’Artemio Franchi, cosa ci dobbiamo aspettare dalla più grande rock band al mondo?

Sarà uno show per gli occhi e per le orecchie! 1500 musicisti che suonano all’unisono 18 brani iconici della Storia del Rock, non è qualcosa che capita tutti i giorni! I nostri video rendono l’idea ma vivere l’esperienza in prima persona come musicista (le candidature sono ancora aperte fino al 30 giugno) o dalla parte del pubblico, è uno spettacolo da pelle d’oca.

Sarà un vero e proprio concerto dove un esercito di strumenti e voci presenterà qualcosa di indimenticabile e inedito: per la prima volta parteciperà anche una guest star internazionale, Courtney Love! Rockin’1000 That’s Live 2018 è ricco di novità: la charity partnership con San Patrignano (doneremo una parte dell’incasso a questa comunità); daremo spazio alle band emergenti, ospitando le 4 band finaliste del contest Arezzo Wave, apriremo due nuove sezioni strumentali dedicate a fiati e percussioni che si andranno ad affiancare alle altre 5 sezioni della classica formazione rock: batterie, chitarre, bassi, tastiere e voci. Tra i musicisti affermati che hanno già confermato la loro presenza tra i “1000” segnaliamo Davide Civaschi, in arte Cesareo, chitarrista di Elio e Le Storie Tese. Molti altri volti noti hanno espresso il loro interesse e sono in via di conferma.

Vi lascio i contatti:

Candidature musicisti: https://www.rockin1000.com/it/signup.php
Biglietti: http://bit.ly/ThatsLive2018_it
Info: www.rockin1000.com

Intanto ringrazio Fabio e Mariagrazia e naturalmente tutto lo staff di Rockin’1000 per questo contributo “fuori dalle righe”. Questa intervista ci insegna che esistono tanti modi di fare impresa in Italia e che bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi…* Aggiungo però, quello che fa la vera differenza è riuscire a realizzarli concretamente!

Per quanto riguarda That’s Live 2018, ho già il biglietto pronto!

It’s only rock n’ roll but I like it*

Alessandro Sansavini

*cit. Bandabardò – Il Circo Mangione, 1996
*cit. Rolling Stones – It’s Only Rock N’ Roll, 1974

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