La Forza del Vivaio

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Come attrarre e far crescere talenti

La parola “vivaio” è associata al terreno in cui piante fiori vengono seminati e coltivati, ma è stata esportata al mondo dello sport, in particolare nel calcio, per indicare il centro in cui vengono addestrati giovani giocatori promettenti per la loro crescita e valorizzazione.

Personalmente giudico il progetto vivaio calcistico la strategia più esaltante di una squadra di calcio, in contrapposizione agli investimenti assurdi per l’acquisto di campioni o presunti tali. Il mio pensiero è molto influenzato dallo secondo scudetto della Fiorentina, vinto nel ’68-’69 con una squadra composta prevalentemente dai giocatori della giovanile che si erano affermati al Torneo di Viareggio. Quella squadra veniva chiamata “Fiorentina Ye-Ye”, collegandola alla musica popolare inglese (“Yeah – yeah”) che furoreggiava in quegli anni tra i giovani.

La mia fissazione è che la cultura dello sport può insegnare tanto al management aziendale: le strategie motivazionali utilizzate nello sport, l’orientamento al risultato, la gestione dell’errore, il senso del team possono e devono trovare spazio nelle aziende più evolute. E’ un tema sul quale sto lavorando da tempo e che presto sarà disponibile a tutti.

Per ora concentriamoci sull’opportunità dell’azienda ad avviare la strategia del vivaio.

E’ facile dimostrare che la qualità di un’azienda è data dalla qualità delle risorse umane. Il concetto qualità lo possiamo leggere in termini molto ampi facendo perno sulle competenze e motivazioni che influiscono sulla propria performance e sul successo aziendale.

Se accettiamo questo semplice postulato ne deriva che l’obiettivo primario di ogni azienda deve essere quello di attrarre persone ad alto potenziale e facilitarne la crescita professionale attraverso progetti di sviluppo personalizzati.

Non stiamo dicendo niente di nuovo, perché tutte le aziende più evolute investono in formazione, ma troppo spesso si tratta di formazione spot, a volte estemporanea e raramente finalizzata ad obiettivi di sviluppo specifici e misurabili.

Da queste considerazioni nasce il Progetto la Forza del Vivaio, sulle orme della strategia sviluppo talenti, che sintetizziamo il poche righe lasciando a tutti l’opportunità di esaminare l’intero progetto nei dettagli.

Quali sono i punti chiave del progetto:

  • Definire rigorosamente il profilo del talento, contestualizzato all’azienda, quale mix di “Motivazione + senso di appartenenza + Attitudini + Skills + Conoscenze”. Assicurare una selezione in profondità per far salire a bordo candidati ad alto potenziale.
  • Creare un team direttivo coordinato dal Resp. HR per la gestione del progetto, sia per la selezione degli High Performer che per l’avanzamento del progetto.
  • Sostituire la parola talenti, per evitare raptus di carriera o frustrazioni per gli esclusi. Meglio parlare di “Vivaio”, di “Alta formazione”, di “Progetto avanzato di sviluppo”, o altro.
  • Vivere il progetto come marketing interno col quale l’azienda attesta all’esterno e all’interno di voler attrarre e investire sullo sviluppo.
  • Avvalersi di un modello di assessment, possibilmente nella forma più evoluta di Self Awareness (SAWD), con l’obiettivo di assicurare la consapevolezza (self awareness) e commitment del collaboratore al piano di sviluppo.
  • Assicurare il focus sullo sviluppo del candidato che può essere manageriale (crescita gerarchica) o professionale (carriera orizzontale).
  • Avvalersi del progetto per valutare in profondità le qualità per la carriera gerarchica, avvalendosi di test integrati dalle osservazioni on the job.

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