Come e perchè la Scuola deve guardare al futuro

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L’educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all’educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall’altra”. Nelson Mandela. 
 

Siamo freschi della nostra formazione agli insegnanti che anche quest’anno ci ha coinvolto per tutto il mese di Settembre e che tutt’ora ci vede partecipi, presso la provincia di Bolzano (scuole di Merano, Bressanone e Bolzano) e negli istituti della città di Laives.
Sono ormai più di 10 anni che lavoriamo sul “Potenziamento Didattico”, sulla “Comunicazione Efficace nella scuola” e sul tema “La valutazione dello studente”. L’assunto di base di questa tipologia di formazione professionale è che la qualità di un docente non può più limitarsi alla conoscenza della propria disciplina (competenza tecnica), bensì deve estendersi allo sviluppo di competenze trasversali in grado di rafforzare l’apprendimento e la vicinanza con lo studente, ed altresì di incidere maggiormento sul suo sviluppo umano e professionale.

Che cosa intendiamo con “competenze trasversali” per un insegnante?
I risvolti sono sicuramente molteplici: dal rafforzamento della capacità comunicativa e didattica al miglioramente delle relazioni con gli studenti, dalla capacità di gestire le situazioni imprevedibili in classe al rafforzamento della leadership.

Nel gran caos della società “liquida”, dove tutto scompare con la stessa velocità con cui compare, gli attori, o meglio il cuore della Scuola, ovvero i docenti sono chiamati a gestire un cambiamento di enorme portata.  Ma è proprio dal cuore delle istituzioni scolastiche che deve partire un percorso di rinnovamento per rendere la didattica maggiormente efficace, piacevole, sempre aperta alle opportunità che si presentano. Perchè è da quì che passa il presente ed il futuro ed anche, perchè no, il docente possa essere visto sempre meno come giudice e sempre più come coach in grado di guidare lo sviluppo culturale e personale dell’alunno.

Tutto questo è già in atto da molti anni in realtà scolastiche ed è proprio su queste basi che nasce l’impegno di Change Project: favorire un percorso di potenziamento didattico a 360’ in grado di offrire ad istituzioni scolastiche e docenti strumenti nuovi ed adeguati alla contemporaneità, ben consapevoli di operare in un contesto in cui giovani e famiglie hanno assunto prospettive e identità nuove, legate a sistemi valoriali pluralisti e secolarizzati.
Concentrarsi e puntare il focus su aspetti come:

  • la comunicazione a scuola con alunni, colleghi e famiglie
  • la gestione del gruppo aula: dinamiche e strumenti
  • la progettazione didattica: creatività e principi maieutici
  • la valutazione dello studente intesa come crescita e passaggio di capacità trasversali (public speaking, autoanalisi, team work, problem solving)
  • la gestione dei conflitti
  • gestione delle riunioni e dei consigli di classe

può aiutare a costruire un messaggio di gran valore e positività. Ne parleremo durante l’evento organizzato per il 14 Ottobre.

Alessandro Sansavini

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