PMI DIGITALE: Il Workshop di Luca Carbonelli

È stato definito il “pioniere dell’e-commerce”, “l’artigiano del caffè 4.0”, è un visionario e, oltre dieci anni fa, ha avuto una geniale intuizione grazie alla quale è riuscito a risollevare le sorti dell’azienda di famiglia: la Torrefazione Caffè Carbonelli.
Chi è Luca Carbonelli e perché il prossimo 5 Aprile terrà un workshop (Il pensiero digitale applicato all’azienda) presso la nostra sede Change Project?
Luca Carbonelli è un giovane imprenditore napoletano, ha effettuato studi in comunicazione in Scienze della Comunicazione all’Università degli studi di Salerno e dal 2006 gestisce l’area Marketing and Sales per l’azienda di famiglia. Grazie alle competenze acquisite durante il percorso di studi, Luca è riuscito a mettere in pratica una vera e propria operazione di salvataggio dell’azienda che, agli inizi del 2000, si trovava in una situazione economica precaria e instabile rischiando di dover chiudere definitivamente i battenti.
Così, dal 2006, il Caffè Carbonelli, cambia le tranquille, ma ormai poco redditizie rotte locali, per affrontare le insidie della navigazione in mare aperto, andando alla scoperta di nuovi mercati digitali.

Ma facciamo un passo indietro.
La Storia del Caffè Carbonelli inizia nel 1981 quando Pietro Carbonelli, padre di Luca, fondò l’azienda di torrefazione a Napoli, Patria del culto del caffè.
Anche il più tipico dei prodotti si è però dovuto scontrare con i cambiamenti provocati dalla globalizzazione, dalla crisi economica, dall’innovazione e ha avuto bisogno di un adeguamento ai tempi.
Fu così che nel 2006, il Caffè Carbonelli intraprende la via dell’e-commerce.
Da questa intuizione, in poco tempo, l’impresa artigiana del caffè è riuscita ad ampliare la rete di vendita dalla dimensione locale a quella a distanza (grazie al canale online), portando avanti parallelamente ulteriori manovre di cambiamento per competere con la concorrenza della grande distribuzione.
La creazione di nuovi canali e la diversificazione dell’offerta, per avvicinarsi alle esigenze di consumo, sono state sapientemente accompagnate da una strategia di comunicazione che ha reso più sicura, e meno impervia la transizione da quella che il fautore del cambiamento ha definito il passaggio da “PM impresa a PM-intrapresa”.
Sarà proprio questa capacità di ascoltare, seguire e comprendere la rivoluzione digitale a decretare il successo dell’azienda.

“La mia più che una scelta è stata una necessità” riferisce Luca nell’intervista per il Progetto CNAStorie (Racconti di Quotidiani Ingegno), dove racconta anche di come al principio avesse iniziato a vendere online “quasi per gioco (…). Il passaggio fondamentale è stato considerare lo storytelling, il racconto di quello che siamo e che c’è dietro il prodotto, non come una zavorra, ma come un valore aggiunto”.
Punto di forza nel processo di riposizionamento per la Torrefazione è stato infatti il marketing digitale. La Brand Identity è stata costruita utilizzando le accessibili risorse digitali ed è nato così il blog aziendale il Salotto del Caffè, un non-luogo ricreativo e di interazione virtuale con i consumatori, in cui vengono discussi e trattati temi di interesse per gli amanti del caffè, ma anche di arte, di attualità, ecc.
Grazie alla presenza attiva sui principali Social Network è stato inoltre possibile ampliare la community ed instaurare rapporti diretti e interattivi con i consumatori.
Non solo vetrine digitali, dunque ma veri e propri amplificatori comunicativi attraverso i quali sono stati fidelizzati vecchi clienti e intercettati quelli nuovi.
Quello che ha fatto la differenza è stato proprio il come Caffè Carbonelli è riuscito a raccontarsi al proprio pubblico, ottenendo il massimo rendimento dalle potenzialità del web.
Aver saputo sfruttare le opportunità del digitale ha permesso alla Torrefazione Carbonelli di sfuggire alla chiusura dell’azienda di famiglia e di rilanciare l’attività, potendo inoltre vantare il primato di essere uno dei caffè più venduti sul web.
Questa irrefrenabile ascesa non è certo passata inosservata nell’ambiente economico e nel tempo ha ricevuto diversi riconoscimenti, oltre ai premi Smau 2011 e 2013 per l’innovazione e ICT nella categoria e-commerce e web marketing, è stato oggetto di articoli di inchiesta come quello intitolato “Salvati dal Web” del settimanale L’Espresso nella sezione economia.
Il Case History Carbonelli non è unico, ma si è sicuramente distinto rispetto ad altri per avanguardia, lungimiranza e fiducia nel potenziale della tecnologia. Il momento economico attuale ci impone una riflessione più ampia e approfondita su quali possano essere i rischi per un’attività commerciale che si trova a dover affrontare Giganti globali con risorse infinite.
Se Combattere i mulini a vento fa più male a te, che ai mulini (Robert Anson Hinlein), conviene attrezzarsi con una solida armatura e munirsi di strumenti per affrontare i rischi che possono presentarsi sul proprio cammino.
Perché dunque partecipare al workshop?
Perché la digitalizzazione per le imprese di oggi non può più essere un optional e un imprenditore non può permettersi errori di valutazione sulle possibili minacce che arrivano da competitor globali, averlo intuito dieci anni fa è stato il passepartout per il successo per la Torrefazione Carbonelli che, se non avesse puntato sull’e-commerce, sarebbe stata costretta a cedere l’attività.
Imparare ad usare Amazon come partner commerciale è un tassello fondamentale per adeguare le proprie strategie di vendita alla società digitale. Non farsi travolgere dalla concorrenza, gestire questo mondo e prendere consapevolezza dei propri limiti sono alcuni dei fattori fondamentali per il rilancio della propria azienda.

Il 5 Aprile avremo la possibilità di condividere qui in Change l’esperienza di uno dei più rilevanti Case History italiani di successo, direttamente con il protagonista di questa trasformazione, un’occasione per entrare nel vivo dell’argomento, raccogliere spunti e confrontarsi in una prospettiva di crescita.
Pensare digitale significa iniziare a considerare Amazon un solido partner commerciale, e non solo uno strumento e significa anche consapevolezza della realtà e delle possibilità che abbiamo a disposizione.