La cultura del coaching per guidare il cambiamento

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Il coaching è una sfida. O, meglio ancora, un appuntamento con se stessi. Un appuntamento ormai non più rinviabile. Il processo di innovazione e trasformazione dei mercati, sta ponendo le imprese di fronte ad una sfida tanto interessante quanto delicata: la possibilità di reggere l’urto del cambiamento dipende in larga parte dalla capacità che le imprese hanno di sviluppare il potenziale delle proprie risorse individuali e collettive.

Ciascuno può essere e diventare il CEO del proprio ruolo: esercitando ognuno la propria leadership si genera un modello virtuoso di creazione del valore in grado di trasformare ed innovare il clima e la cultura aziendale. Ed è proprio in tali strettoie che si inserisce il ruolo del Coach e del coaching: supportare la persona nel percorso di autorealizzazione, innescando il processo di fuoriuscita dei talenti.

Alberto Fischetti, nel manuale della collana Change “Il coaching – un potente strumento per la crescita professionale, offre un interessante chiave di lettura, paragonando tale disciplina alla maieutica socratica : “Così come le levatrici riescono a far nascere nuove vite, così il filosofo porta alla luce i frutti delle giovani anime. Questa è la maieutica, ovvero l’arte di far venire alla luce una creatura. In senso socratico, dunque, il coach è la levatrice ed il coachee è la partoriente”.
Nella pratica, come si traduce? Il coaching è, nei fatti, sempre più uno stile di gestione organizzativa volta a potenziare le competenze. Perchè un’impresa sana si prende cura delle persone che la abitano a partire dalla consapevolezza che in questo particolare momento storico c’è un solo modo per essere vincenti e performanti: far crescere e sviluppare il talento di ogni persona, permettere loro di primeggiare in ciò che fanno e assurmesi la responsabilità del successo della società.

Affinchè ciò avvenga, però, sono necessarie competenze e professionalità formate tramite percorsi ad hoc e di alta formazione: motivare le persone, comprenderne bisogni e necessità, far emergere il talento nascosto, sono tutti fattori che rimandano all’intimità di ciascuno e, pertanto, richiedono quella “delicatezza in grado di spostare le montagne” unita alla autorevolezza in grado di pianificare con efficacia. Perché il percorso di coaching è un vero e proprio cammino: all’interno della Change abbiamo sviluppato, da oltre un decennio, una metodologia di approccio e di percorso unica, specifica e comprovata negli anni dal successo di numerosi dirigenti e manager formati.  La nostra metodologia riprende direttamente il modello tracciato dal best seller di John Whitmore.

Consapevolezza e impegno, conoscenza e volontà: in questi termini è racchiuso il successo del coaching , di chi intende sviluppare appieno il proprio potenziale e le proprie performance e delle aziende che vogliono fare del cambiamento un importante opportunità di sviluppo.

 

Simone Grasso

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